martedì 7 maggio 2013

MET Gala: tra punk e 'spetteguless' sugli stili delle star più irriverenti..

E di cosa si può parlare, oggi, se non dell'evento di più glam e fashion? Il MET Gala, presso il Metropolitan Museum di NY, che ha visto come protagonista l'irriverenza e la trasgressione dello stile più discusso di tutti i tempi: il punk! La mostra era infatti quella del "Punk: Chaos and couture".

Fondamentale è, innanzitutto, andare a scoprire le origini di questa cultura: il termine 'punk' vuol dire scadente, da 4 soldi,  e sta ad indicare una subcultura nata proprio a NY, sulla scia del Regno Unito, negli anni Settanta, come anche lo stile musicale (british e american) da cui trae le origini, nato con gruppi storici come i Sex Pistols, gli Who o i Ramones, David Bowie, sebbene definito un pre-punk.

(Sex Pistols-Anarchy in the UK)

La prima ad interpretare questa nuova music come possibilità di creare una moda fu Vivienne Westwood, moglie del manager Mc Laren, che insieme aprirono un negozio di abbigliamento che si faceva portavoce di quella cultura (e dai cui commessi, poi, nacquero proprio i Sex Pistols..!): articoli sadomaso, vestiti strappati (atti a rappresentare il trasandato e il controcorrente), capelli corti e colorati, pettinature sparate, borchie e gli immancabili pantaloni in pelle abbinati al giubbotto. Insomma, uno stile anarchico, nato per essere provocazione allo stato puro.




La gioventù dell'epoca, che voleva ribellarsi all'ordine degli 'adulti', tra minigonne che ogni settimana si accorciavano di un centimetro e ragazzi sempre più 'ragazzacci di strada', accolse questo nuovo stile proprio come espressione di rivolta e rivendicazione di personalità e libertà...ovviamente l'ala più estremista, come in tutte le culture e movimenti finora conosciuti (sempre per il discorso già fatto in uno dei miei post secondo cui, la mente umana, conosce solo eccessi, e odia il compromesso), rese il punk più vicino alla politica propriamente anarchica: l'utilizzo, da parte di alcune band, di simboli di estrema destra vicini al nazismo, usati a puro scopo provocatorio, furono mal interpretati dai numerosi fan del nuovo movimento, arrivando a causare la creazione di veri e propri 'sottomovimenti' del punk, come il "nazi", caratterizzato da violenza che, di provocazione e rivendicazione di libertà, aveva ben poco..!

Comunque, tornando al nostro 'spetteguless' da post Met Gala, vediamo alcuni look scelti dalle celebrities che hanno partecipato all'evento...

La prima che vorrei commentare è Beyoncé, tra le più cliccate in questa mattinata...abito lungo con ampio e provocante spacco, firmato Givenchy, tra l'oro e il nero, sempre di gran classe...la scelta dello stivale, abbinato al ricamo dell'abito, non l'ho apprezzata molto: una decolleté più aggressiva avrebbe di certo avuto un sapore più punk ;)


La bella J-Lo si è invece rivolta a Michael Kors, scegliendo un animalier dal sapore rock che mi è piaciuto davvero moltissimo, abbinato alla pettinatura in perfetto tema con la serata...


L'ex Hanna Montana, che eravamo abituati a vedere su Disney Channel con un visino angelico e capelli lunghi, si è invece tramutata in una perfetta componente dei Sex Pistols: capelli biondo platino, taglio azzardato e pettinatura da scossa elettrica. Sicuramente Miley Cyrus è entrata in pieno nel tema del Gala, sebbene avrei preferito un pizzico di sobrietà in più, trattandosi pur sempre di uno degli eventi più glam e importanti dell'anno, e considerando che la sua giovane età avrebbe permesso tranquillamente uno stile più divertente... 


La vampira di Twilight mostra invece un look rock ma di gran classe, in un abito-pantalone di Stella McCartney color porpora, con dettagli in pizzo...sta volta Kristen mi ha stupito, tralasciando il suo aspetto volutamente trasandato e risultando davvero perfetta in questo outfit, abbinato ad uno splendido make up..


La mia adorata Anne, invece, ha davvero stupito tutti: dopo il taglio di capelli ecco il colore, un biondo platino in perfetto stile punk, insieme alla nail art color giallo limone...con l'abito non sbaglia, e sceglie un Valentino nero, con strass e trasparenze che modellano la figura...la crescita dell'attrice, in campo professionale come in fatto di look, lascia senza fiato...



Vivienne Westwood e Lily Cole insieme...la provocazione non sempre va di pari passo col buon gusto...


Sienna Miller con l'immancabile chiodo in pelle e borchie su un elegante e romantico abito lungo: un perfetto ed insolito connubio..


Tommy e Dee Hilfiger...il checked è abbastanza punk, ma non proprio da Gala...e quel pantalone...così, lo vedrei meglio sopra un palco degli anni Settanta...ma comunque, apprezziamo la scelta perfettamente a tema :D


Blake Lively ha invece scelto Gucci...semplicemente favolosa in questo black and white dall'aspetto dark.


Quella che mi ha sicuramente stupita di più, come ha colpito tutti, è stata però Madonna...la (ex per alcuni) regina del pop sa far sempre discutere e parlar di sé. 
Sicuramente in tema con la serata, la scelta, secondo me, è stata un po' troppo azzardata e a rischio di scadere nella volgarità. Il capello alla Pulp Fiction è un tocco di classe, ma l'outfit no. Se voleva provocare, Madonna c'è riuscita; d'altra parte è pur vero che lo scopo del Punk è proprio quello: stupire, provocare.
Ma lo spirito del Gala, Madonna, non l'ha colto: eleganza e buon gusto dovrebbero essere essenziali.
Dopotutto, non era lei stessa a far parte della mostra, ed avrebbe certamente potuto scegliere qualcosa di più chic per l'occasione....ma la Ciccone, si sa, DEVE stupire ;)


Ancora stupore, poi, per Sarah Jessica Parker, al limite tra l'arte barocca ed un punk tutto suo, dove la cresta, sicuramente, non è mancata...l'attenzione è stata rivolta, senza dubbio, alla sua bizzarra capigliatura!! Gallo cedrone o punk barocco?!


Concludiamo, infine, con uno spettacolo più horror che punk: le gemelle Olsen!


Sarebbe impossibile ammirare e commentare tutti i look della serata, ma per quanto possibile, abbiamo inquadrato la volontà di ogni star: STUPIRE e far parlare, as usual, di sé...nel bene o nel male, l'importante è che se ne parli!

A presto :)












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