venerdì 31 maggio 2013

Scende la pioggia, ma...come mi vesto?!

Dopo questa vergognosa assenza dettata da impegni extra-bloggeschi non posso che riprendere la mia scrittura, oltre che scusarmi....e non posso che evitare di parlare di questo tempo che ci sta letteralmente facendo impazzire! Caldo infernale ad aprile, poi il gelo! E si prospetta un'estate piuttosto insolita, considerando che le temperature sembrano intenzionate ad alzarsi solamente a giugno inoltrato -.-"
Ed è per questo che il nostro guardaroba (e noi stesse!!) entra in crisi...l'altro giorno una commessa di un negozio di scarpe mi diceva quanto fosse pentita di aver scontato del 30% tutti gli stivali, prevedendo l'arrivo della stagione calda: adesso, la gente, ne ha bisogno anche a giugno!!! :P
E dunque via di blazer in pelle e stivaletti!

Consigli per il tempo pazzo?! Come sempre, la migliore soluzione è quella, oltre che di girare con una tachipirina sempre pronta nella borsa insieme a rossetto e specchietto, di vestirsi "a cipolla"...gli strati non tradiscono mai! Il mio everyday look per questa stagione così folle?! Jeans/pantaloni, t-shirt a mezze maniche, cardigan, kefia al collo e trench, che è sempre una salvezza! ;)



T-shirt by Happiness
Cardigan by Pimkie



Trench by Burberry
Kefia by Gucci
Ring by Gucci
Bracelet by Swarovsky


L'altra opzione sono i blazer in pelle, che per me però risultano sempre un po' più fastidiosi vista la frequenza delle piogge in quest'ultimo periodo...l'impermeabile è sicuramente più consigliabile!

Ma arriviamo alla dolente nota...come li vestiamo i nostri piedi?!
Escludendo le ballerine, che oltre a non essere le mie preferite finirebbero per fungere da zattere dentro le mille pozzanghere che ci troviamo ad attraversare, andiamo a vedere qualcosa di più 'coprente'!
Io sto utilizzando moltissimo le mie sneakers Ash, presentate in uno dei miei ultimi post ( Sportive ma con classe!), ma essendo scamosciate cerco di non indossarle nei giorni di pioggia più violenta...in quel caso, un anfibio risolve la situazione!
Questi sono gli anfibi, sempre Ash, che mi hanno accompagnata per tutto l'inverno e da cui, a quanto pare, il tempo non vuole farmi separare XD 
Nonostante tutta l'acqua presa anche in inverno non mi hanno abbandonata e non si sono rovinati (l'effetto used che vedete in foto, sulla punta e sul tallone, è quello tipico della scarpa, non è stato causato da me né da agenti esterni :P ), è una calzatura comodissima e che può essere un jolly in ogni stagione...e a dimostrarlo è proprio la pazza primavera di quest'anno :D







L'ultimo utilissimo acquisto è invece stato questo paio di ankle-boots estivi, in pelle, senza plateau ma con un tacco comodo e portabile, trovati in un negozietto di scarpe della mia zona a un prezzo modico...il dettaglio di swarovski li impreziosisce, ma possono essere tranquillamente resi più sportivi chiudendoli dentro l'apposita zip.
Riparano il piede dal freddo ma allo stesso tempo permettono di essere indossati anche quando l'escursione termica si fa protagonista della giornata, passando dai 25 gradi ai 18 nell'arco di 15 minuti! ( e qui a Roma, sta accadendo davvero molto spesso!)






Boots by Maria Made in Italy

E se la sera dobbiamo uscire e non vogliamo congelarci il piede?!
L'alternativa, per me, è tra le eterne decollété nere che ognuna di noi ha nella scarpiera, o lo stivale sfoderato!
Se vi sentite dell'umore giusto per osare, però, ci sono loro: gli amati/odiati anke-boots open toe!


Io ho la versione di Serafini, quella presentatavi in un post di qualche tempo fa, dove parlavo del Made in Italy (<--- collegamento al post, in caso ve lo foste perso ;) ), ma che sicuramente non sono pensate per essere indossate nelle serate di pioggia...!
Tuttavia, anche col freddino di questi ultimi tempi, sono sempre utili per non perdere la nota glam che vogliamo ci contraddistingua ;)


Insomma, freddo o caldo, pioggia o sole l'importante è essere chic! ;)


Alla prossima!! :)





lunedì 20 maggio 2013

Animal-friendly Fashion

E pure se il tempo non ci vuole far pensare all'estate (qui a Roma oggi temperature fresche e sole, ma è in arrivo una nuova perturbazione....tanto per cambiare...), è sempre bene tenere d'occhio le tendenze che la moda primavera/estate tiene in serbo per noi fashion-addicted...sta volta non si tratta della solita novità "no-sense" dalla quale riusciamo sempre a farci coinvolgere, pur essendo inizialmente convinte di poter resistere: si tratta di un qualcosa che, nonostante le sue piccole dimensioni, può racchiudere un messaggio grande! Sto parlando dei nuovi bracciali-panda di Cruciani...

http://images.vanityfair.it/Storage/Assets/Crops/330368/53/161312/cruciani-c-wwf_470x305.jpg

Disponibili dal 10 maggio, sono presenti in bianco, nero o colori fluo. 
Il nuovo must per i nostri polsi (si spera presto abbronzati!) nasce da una collaborazione tra Cruciani e il WWF, per una moda amica della natura. Anche il packaging è stato pensato con questo intento, in carta ecologica e con inchiostri vegetali.

Parte del ricavato delle vendite andrà devoluto al WWF per il sostegno dei progetti oasi in Italia, e per altre donazioni, dal 5 al 26 maggio, è possibile scegliere altre vie consultabili sul sito http://www.wwf.it/noi_facciamo/difendiamo_le_specie_animali_e_vegetali/difendiamo_gli_ambienti_naturali/sostieni_natura_italia/  
La moda si fa, ancora una volta, portatrice di messaggi importanti e green/animal-friendly...un modo in più per dare una mano, alla maniera 'glam' :)

domenica 19 maggio 2013

Sportive...ma con classe!

In un'epoca recente in cui le scarpe da ginnastica le ricordo utilizzate solo per fare educazione fisica a scuola, mai avremmo immaginato di poter indossare un paio di sneakers così speciali da poter essere considerate un vero tocco 'glam' del nostro look...
A rivoluzionare questa visione sono state sicuramente le prime in classifica, le Isabel Marant, seguite a ruota da moltissimi altri marchi, da Nike con le sue Dunk Sky High, che gli stanno lentamente rubando il posto, alle Ash, le Ciaboo e molte altre...




(6 cm di zeppa interna..l'effetto 'gamba lunga è assicurato'!)

L'innovazione è senza precedenti...la nuova scarpa da ginnastica, resa 'fashion' da una zeppa interna che slancia la figura e da stampe glam, abbinata ai giusti accessori, sa rendere di classe un look assolutamente sportivo.
La comodità è garantita e posso confermarlo...il mio 'everyday look' vede infatti quasi sempre protagoniste proprio queste sneakers...io ho scelto le Ash e le Ciaboo: una scamosciata, in grigio argento e color tortora, l'altra in rosa, con mini borchie sul davanti che la impreziosiscono.




(Acquistate, se siete di Roma, presso Gruppo Clark)





(Acquistate, se siete di Roma, presso 'Degli Uberti' al centro commerciale I Granai)



Non si tratta solo di scarpe: questa nuova visione dell'abbigliamento sportivo, infatti, si riflette su ogni capo, dai pantaloni alle felpe che, abbinate a queste sneakers e a una borsa 'loggata', fanno di un look comodo e pratico una vera lezione di stile...
Sono moltissimi i brand che si stanno affacciando a questa nuova visione della moda femminile: marchi sportivi che si fanno più glam, e marchi d'alta moda che si dedicano allo sport (si ricordi Stella Mc Cartney e la sua linea per Adidas o la Nike con le nuove Dunk Sky High).




(Stella McCartney for Adidas)

(Nike Dunk Sky High)

Proprio a proposito di abbigliamento, AW Lab ha lanciato, qualche mese fa, una linea di felpe con dettagli fluo molto apprezzate dall'universo femminile e non solo (e a prezzi decisamente modesti)...io ne ho acquistata una in fantasia militare con zip e lacci giallo fluo: una vera nota di stile per un look pratico.




Un altro tocco di classe in più è arrivato ancora una volta da Nike, che con la nuova collezione Nike iD Liberty: personalizzabili con delle stampe Pepper e Capel, i modelli Nike più famosi e che sono icona del brand diventano un vero gioiello da portare ai piedi...





Insomma, siate sportive, ma con classe!!!!







mercoledì 15 maggio 2013

Tornando al made in Italy...la mia esperienza Cinti, tra qualità e buon prezzo..

...Tornando a parlare di Made in Italy, tema che mi sta molto a cuore, non posso non parlare di Cinti, anche perché fa parte dei miei ultimi e migliori acquisti. Per quanto numerose siano le voci sul fatto che "nessuno ormai produce più in Italia", Cinti sembra proseguire questa tradizione, portando avanti la manifattura italiana ormai dal 1952. Ha infatti festeggiato nel 2012 i suoi 60 anni di attività, da quando Tonino Cinti fondò l'azienda.

Cinti vanta di un ottimo rapporto qualità prezzo (non si oltrepassano i 150 euro massimo circa per paio di scarpe) e di una straordinaria capacità di stare al passo coi tempi. Sebbene, infatti, voglia portare alto il nome del 'Made in Italy' e della tradizione, presenta modelli sempre innovativi e alla moda, risultando perfettamente integrato nel panorama dello shopping italiano e non.

Per quanto riguarda la mia esperienza personale, trovo i punti vendita perfettamente all'altezza, dotati di ambiente confortevole e personale amichevole e alla mano, sempre pronto a soddisfare ogni richiesta...andando dunque a creare un perfetto connubio tra prodotto e servizio, inteso come assistenza del personale al cliente.
Altra nota di merito è l'alta disponibilità (almeno x la mia esperienza personale) di numeri considerati spesso out per noi donne come il 41, quasi sempre reperibili e disponibili.
Ciò a cui pensa Cinti è la cura del look della donna e dell'uomo a cui si rivolge, proponendo non solo scarpe, ma anche borse di ogni tipo, accessori per calzature (fiori, spille), piccola pelletteria (come i portachiavi) e cinture...anche la qualità delle borse, da me testata, è ottima. E sebbene, ancora una volta, non vantino certo un logo (per coloro che preferiscano MOSTRARE piuttosto che indossare la qualità) conosciuto da tutti e indicante uno status piuttosto elevato, portano alto la bandiera e la qualità della manifattura italiana...sperando di non sbagliarci, in futuro, su quest'ultima caratteristica.
Non è da sottovalutare la presenza di Cinti anche all'Estero, sebbene per ora siano presenti alcuni punti vendita solo in Marocco, Serbia e Slovenia (come si può facilmente vedere allo store locator del sito). Ma chissà non possa portare altrove la sua buona qualità e, dunque, l'efficienza italiana nel campo delle calzature, già comunque riconosciuta fuori dai nostri confini.
Tengo molto a questo tipo di post proprio per questo motivo....per quanto ami la moda nella sua universalità e non limiti certo i miei acquisti unicamente al Made in Italy (perché, ovviamente, dovrei eliminare gran parte delle offerte del mondo della moda, da Chanel a Burberry e tutto il resto), questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore quando grandi marchi della moda si scopre essere prodotti in Cina o in Serbia, pur vantando una tradizione secolare, ormai tradita, e di cui mantengono solamente il nome.
La globalizzazione è una gran cosa, ed economicamente parlando i suoi frutti non devono essere sottovalutati. Ma questo non deve permettere la perdita d'identità da parte di quelli che sono dei punti forza più che mai italiani, moda e calzature, come anche la sfera food e mobilio...proprio ieri, durante la lezione del master che sto frequentando, si parlava di fare affari in Medio Oriente, e ci è stato detto quanto, nella zona del Golfo prevalentemente, vada di moda il Lusso, compreso quello italiano, di cui però, purtroppo, si preferisce ancora ciò che è il 'grande marchio' piuttosto che la calzatura artigianale marchigiana, apprezzata più che altro da un gruppo di nicchia in Italia come, ancor più, all'Estero....


Vi presento, comunque, i miei ultimi acquisti made by Cinti...

Décolleté nere e gialle flower print su tessuto, plateau molto molto comodo x diminuire il dislivello con il tacco :D
Non certo adatte ad una maratona, ma risultano comunque molto molto comode!





Tronchetti beige con lavorazione in pizzo tone sur tone, lacci e plateau interno. Appena acquistate non risultavano comodissime, essendo molto alte e portando il piede a scivolare in avanti. Ma indossandola si è ammorbidita moltissimo e la comodità è quella solita garantita da Cinti, nonostante l'altezza.. e l'effetto, sotto un jeans a sigaretta, è divino! ;)





Décolleté e pochette rosa corallo (dal vivo è molto più acceso!!!!), in pelle, con borchie. Qui il plateau è più basso, così come il tacco che risulta davvero comodo.
La pochette ha un'ottima soluzione praticità, con una catena che permette di portarla a spalla.






Sperando, come sempre di aver fatto un buon lavoro, vi saluto e al prossimo post :)

giovedì 9 maggio 2013

Quando la moda è società e rivoluzione...dalla manifestazione di Toronto a Coco Chanel.

...Quando parlo di moda non solo come scarpe e vestiti, intendo dire DAVVERO come non solo scarpe e vestiti!

La vita è filtrata attraverso la moda, è quest'ultima ad interpretarla.

A spingermi ancor più a sostenere questo concetto è stata una foto che mi è capitata ieri sotto mano, ritraente dei muscolosi 'polpaccioni' maschili che terminavano con una bella décolleté rosso laccato! 



Si trattava, ovviamente e senza dare adito a fraintendimenti, della "Walk a mile in her shoes" di Toronto, la manifestazione cui partecipano gli uomini canadesi per sostenere la lotta alla violenza femminile, nata nel 1991 su iniziativa di un gruppo di uomini...sicuramente camminare su un paio di tacchi a spillo non risolverà questa atroce, vergognosa ed aberrante problematica sociale, ma il messaggio è certamente chiaro, e portavoce se ne fanno un paio di scarpe da donna.
Per quanto possa risultare banale, sono loro, in occasione di questa manifestazione, a rappresentare e filtrare una realtà che non può lasciarci indifferenti: quella della lotta contro la violenza sulle donne, una piaga sociale che, sebbene il più delle volte celata, infetta ogni contesto, da quello scolastico, a quello familiare, a quello lavorativo.




La moda, ancora una volta, può aiutare a far rimanere impresso il messaggio e colpire l'attenzione...è su quelle scarpe che migliaia di donne trovano ogni giorno la forza di accompagnare i propri figli a scuola, a danza, a nuoto, di andare al lavoro, di tornare a casa e pensare alla famiglia. Sono le stesse scarpe che sanno farla sentire più femminile, quelle che, in una giornata no, possono farle tornare il sorriso dopo essere state acquistate, quelle che, anche se distruggono i piedi, sanno sempre farsi perdonare.
La scelta dell'accessorio, per il contesto della "Walk a mile in her shoes", è stata pensata ad hoc!

Vi sembra banale?

Pensiamo un attimo a Coco Chanel...rivoluzione della moda...nuovo modo di sentirsi donne attraverso una giacca maschile fino ad allora indossata da soli uomini o attraverso un cappello esuberante....



Questa famosa "little black jacket"in tweed ha fatto la storia della moda, eppure è da molti considerata un semplice indumento, un vizio delle donne con lo shopping compulsivo nelle vene. 

Quando indosso una giacca Chanel (anche semplicemente di quel modello, rivisitato da praticamente tutti gli stilisti), porto con me molto di più!
La donna, quella che voleva anche allora rivendicare il suo ruolo ed equipararlo a quello maschile, doveva sentirsi comoda al suo interno, doveva poter lavorare, far carriera, e sentirsi al tempo stesso femminile, tanto che Mademoiselle Coco prendeva le misure alle sue clienti con le braccia incrociate per far sì che il capo non ne impedisse il movimento: una giacca? No, molto di più!
Chi sa e conosce la storia della "piccola giacca nera" ha potuto goderne durante la mostra, tenutasi fino al 20 Aprile alla Rotonda della Besana di Milano: al pari, secondo me, di tante mostre d'arte. 

(Elisa Sednaoui in a Chanel jacket for the "Little black jacket")



Quella giacca ha saputo far storia ed ha saputo dire tanto...dovremmo solo lasciare da parte i pregiudizi e pensare che la moda proprio tutta inutile ed effimera non è!!!!!


"La moda riflette sempre i tempi in cui vive, anche se, 

quando i tempi sono banali, preferiamo dimenticarlo."

(Coco Chanel)


Vi lascio con 2 foto del mio ultimo outfit e il link di un video pubblicato da Vogue su un cortometraggio di Karl Lagerfeld, direttore artistico della maison Chanel, che ricorda gli esordi di Coco e del suo primo negozio...a presto! :)

Video: http://www.vogue.it/magazine/notizie-del-giorno/2013/05/chanel-once-upon-a-time-video-completo#?refresh_ce

Outfit


Giacca by Challenger
Scarpe: alternativa 1 Ash sneakers,
alternativa 2 ballerine Alviero Martini 1a classe
Borsa Alviero Martini 1a classe

-Dettagli-
Necklace by Rebecca
Watch by Gucci
Lipstick Dior Addict

martedì 7 maggio 2013

MET Gala: tra punk e 'spetteguless' sugli stili delle star più irriverenti..

E di cosa si può parlare, oggi, se non dell'evento di più glam e fashion? Il MET Gala, presso il Metropolitan Museum di NY, che ha visto come protagonista l'irriverenza e la trasgressione dello stile più discusso di tutti i tempi: il punk! La mostra era infatti quella del "Punk: Chaos and couture".

Fondamentale è, innanzitutto, andare a scoprire le origini di questa cultura: il termine 'punk' vuol dire scadente, da 4 soldi,  e sta ad indicare una subcultura nata proprio a NY, sulla scia del Regno Unito, negli anni Settanta, come anche lo stile musicale (british e american) da cui trae le origini, nato con gruppi storici come i Sex Pistols, gli Who o i Ramones, David Bowie, sebbene definito un pre-punk.

(Sex Pistols-Anarchy in the UK)

La prima ad interpretare questa nuova music come possibilità di creare una moda fu Vivienne Westwood, moglie del manager Mc Laren, che insieme aprirono un negozio di abbigliamento che si faceva portavoce di quella cultura (e dai cui commessi, poi, nacquero proprio i Sex Pistols..!): articoli sadomaso, vestiti strappati (atti a rappresentare il trasandato e il controcorrente), capelli corti e colorati, pettinature sparate, borchie e gli immancabili pantaloni in pelle abbinati al giubbotto. Insomma, uno stile anarchico, nato per essere provocazione allo stato puro.




La gioventù dell'epoca, che voleva ribellarsi all'ordine degli 'adulti', tra minigonne che ogni settimana si accorciavano di un centimetro e ragazzi sempre più 'ragazzacci di strada', accolse questo nuovo stile proprio come espressione di rivolta e rivendicazione di personalità e libertà...ovviamente l'ala più estremista, come in tutte le culture e movimenti finora conosciuti (sempre per il discorso già fatto in uno dei miei post secondo cui, la mente umana, conosce solo eccessi, e odia il compromesso), rese il punk più vicino alla politica propriamente anarchica: l'utilizzo, da parte di alcune band, di simboli di estrema destra vicini al nazismo, usati a puro scopo provocatorio, furono mal interpretati dai numerosi fan del nuovo movimento, arrivando a causare la creazione di veri e propri 'sottomovimenti' del punk, come il "nazi", caratterizzato da violenza che, di provocazione e rivendicazione di libertà, aveva ben poco..!

Comunque, tornando al nostro 'spetteguless' da post Met Gala, vediamo alcuni look scelti dalle celebrities che hanno partecipato all'evento...

La prima che vorrei commentare è Beyoncé, tra le più cliccate in questa mattinata...abito lungo con ampio e provocante spacco, firmato Givenchy, tra l'oro e il nero, sempre di gran classe...la scelta dello stivale, abbinato al ricamo dell'abito, non l'ho apprezzata molto: una decolleté più aggressiva avrebbe di certo avuto un sapore più punk ;)


La bella J-Lo si è invece rivolta a Michael Kors, scegliendo un animalier dal sapore rock che mi è piaciuto davvero moltissimo, abbinato alla pettinatura in perfetto tema con la serata...


L'ex Hanna Montana, che eravamo abituati a vedere su Disney Channel con un visino angelico e capelli lunghi, si è invece tramutata in una perfetta componente dei Sex Pistols: capelli biondo platino, taglio azzardato e pettinatura da scossa elettrica. Sicuramente Miley Cyrus è entrata in pieno nel tema del Gala, sebbene avrei preferito un pizzico di sobrietà in più, trattandosi pur sempre di uno degli eventi più glam e importanti dell'anno, e considerando che la sua giovane età avrebbe permesso tranquillamente uno stile più divertente... 


La vampira di Twilight mostra invece un look rock ma di gran classe, in un abito-pantalone di Stella McCartney color porpora, con dettagli in pizzo...sta volta Kristen mi ha stupito, tralasciando il suo aspetto volutamente trasandato e risultando davvero perfetta in questo outfit, abbinato ad uno splendido make up..


La mia adorata Anne, invece, ha davvero stupito tutti: dopo il taglio di capelli ecco il colore, un biondo platino in perfetto stile punk, insieme alla nail art color giallo limone...con l'abito non sbaglia, e sceglie un Valentino nero, con strass e trasparenze che modellano la figura...la crescita dell'attrice, in campo professionale come in fatto di look, lascia senza fiato...



Vivienne Westwood e Lily Cole insieme...la provocazione non sempre va di pari passo col buon gusto...


Sienna Miller con l'immancabile chiodo in pelle e borchie su un elegante e romantico abito lungo: un perfetto ed insolito connubio..


Tommy e Dee Hilfiger...il checked è abbastanza punk, ma non proprio da Gala...e quel pantalone...così, lo vedrei meglio sopra un palco degli anni Settanta...ma comunque, apprezziamo la scelta perfettamente a tema :D


Blake Lively ha invece scelto Gucci...semplicemente favolosa in questo black and white dall'aspetto dark.


Quella che mi ha sicuramente stupita di più, come ha colpito tutti, è stata però Madonna...la (ex per alcuni) regina del pop sa far sempre discutere e parlar di sé. 
Sicuramente in tema con la serata, la scelta, secondo me, è stata un po' troppo azzardata e a rischio di scadere nella volgarità. Il capello alla Pulp Fiction è un tocco di classe, ma l'outfit no. Se voleva provocare, Madonna c'è riuscita; d'altra parte è pur vero che lo scopo del Punk è proprio quello: stupire, provocare.
Ma lo spirito del Gala, Madonna, non l'ha colto: eleganza e buon gusto dovrebbero essere essenziali.
Dopotutto, non era lei stessa a far parte della mostra, ed avrebbe certamente potuto scegliere qualcosa di più chic per l'occasione....ma la Ciccone, si sa, DEVE stupire ;)


Ancora stupore, poi, per Sarah Jessica Parker, al limite tra l'arte barocca ed un punk tutto suo, dove la cresta, sicuramente, non è mancata...l'attenzione è stata rivolta, senza dubbio, alla sua bizzarra capigliatura!! Gallo cedrone o punk barocco?!


Concludiamo, infine, con uno spettacolo più horror che punk: le gemelle Olsen!


Sarebbe impossibile ammirare e commentare tutti i look della serata, ma per quanto possibile, abbiamo inquadrato la volontà di ogni star: STUPIRE e far parlare, as usual, di sé...nel bene o nel male, l'importante è che se ne parli!

A presto :)