martedì 30 luglio 2013

I'm a Barbie Girl, in a Real World

Chi di noi non ricorda le mini scarpette, i mini abiti e i mini bikini, la mega villa, la piscina e la macchina rosa firmati Barbie, a colorare la nostra infanzia?



Ebbene, personalmente non ho mai nutrito alcun rancore verso la splendida biondina, ma a quanto pare, secondo molti, le sue forme perfette non hanno giovato alle teen-ager degli anni 90, epoca del boom Barbie. Il vitino da vespa, l'assenza di rotondità e imperfezioni sul corpo della splendida 19enne Americana, sarebbero effettivamente TROPPO lontane dalla realtà per poter guidare le sue seguaci verso un concetto di donna sano e veritiero, ed è così che noi figlie degli anni Novanta siamo cresciute con uno stereotipo di Barbie Girl nella testa quasi sempre insoddisfatto.
E' per questo che è stata recentemente inventata la nuova Curvy Barbie: più bassa, con qualche rotondità in più, insomma più reale.





Le iniziative nate per esaltare un fisico curvy, più morbido, più rotondo e, diciamolo, più reale, toccano ormai davvero ogni aspetto della nostra vita, perfino le bambole!
Ma chi è che, vedendo le due Barbie a confronto, non preferirebbe la prima, perfetta ed insostituibile? Ammettiamolo: per l'idea che ormai abbiamo nella testa, la seconda appare davvero bruttina a confronto con l'originale. 
Più che da una bambola, allora, perché non cominciare da noi, donne reali?
Una Tara Lynn, a confronto con Kate Moss, farà un effetto tutto diverso dalla Barbie 2 rispetto alla Barbie 1; un effetto che, anzi, potrebbe (a seconda dei gusti) capovolgere la situazione, e far preferire una modella curvy a una skinny...





...e badate bene: ho detto "a seconda dei gusti". Quello che andrebbe raggiunto è, allora, il traguardo di non avere schemi e stereotipi, il piacersi per ciò che si è, senza letteralmente ghettizzarsi ed autorinchiudersi in termini ed ideologie come 'skinny' o 'curvy', il volersi esaltare a seconda del proprio fisico senza ostinarsi ad entrare in un paio di shorts o, viceversa, a voler riempire una 4 di reggiseno...amarsi per ciò che si è, sebbene questo possa sembrare risaputo, scontato e ridondante.


 Sempre più case di moda si stanno avvicinando a questo ideale, non riservando più le proprie collezioni a chi entri al massimo in una taglia 46 mal calibrata, ma andando ad abbracciare diverse tipologie di donne, ovvero la maggior parte dell'universo femminile, ampliando dunque (secondo immancabili logiche di business) la propria sfera clienti.
H&M ha scelto le curve di Beyoncé, Lizalù esalta una femminilità tutta curve ma che non esclude tuttavia le taglie small; è solo una stupida questione di numeri: sentirsi a proprio agio in una taglia 48 è certamente meglio di entrare a forza in una 44..





Perché dico questo?
Quante volte ci è capitato di avere il 'trauma da taglia'? Se qualcosa non sta bene indosso, a quante donne capita di rinunciarvi, piuttosto che prendere una taglia in più? Logica sbagliata, logica 'illogica', derivante da stereotipi malsani e sbagliati che abbiamo nella testa.
Ma la mia idea è ben diversa! Meglio risultare belle in una 48 che entrare a forza e 'strizzarsi' in una 46; meglio che le curve siano al proprio posto invece che lasciarle 'strabordare' e a quel punto davvero renderle brutte, o sbaglio?! :)


Insomma, i numeri lasciamoli alla matematica, e cominciamo a far sì che l'abito si adatti al nostro corpo, e non viceversa ;)

Sperando, nel mio piccolo, di esservi stata utile, vi saluto, vi sbraccio e vi lascio al prossimo post :)

Se il post ti è piaciuto, per leggere ancora il mio pensiero sulla moda curvy, clicca qui ;) Rivoluzione curvy: ci vuole educazione.

venerdì 26 luglio 2013

Short cut capelli: i miei consigli :)


Scena celebre e memorabile; scena vissuta anche dalla sottoscritta non meno di un mesetto fa...se i capelli di Audrey Hepburn nei panni della Principessa Anna erano lunghi, infatti, i miei erano chilometrici, e toglierli di mezzo non è stato facipiùù 
Ma l'estate mi ha aiutato a prendere questa difficile decisione...il caldo, i mal di testa frequenti dovuti ai capelli perennemente legati; insomma, se c'è chi dice che al cambio di taglio di una donna corrisponda sempre un cambiamento di vita, per me il motivo è stato, più che altro, una totale insofferenza alle pazze temperature di quest'anno! 
Ma la moda mi ha aiutato.
Sempre meno frequenti sui red carpet, infatti, sono le chiome lunghe e selvagge cui siamo state abituate negli ultimi anni, chiome che hanno lasciato spazio a tagli corti, drastici e, talvolta, un po' folli!
Partendo da Anne Hathaway, passando per Rihanna e arrivando fino a Miley Cyrus, infatti, i capelli delle star non superano i 4 centimetri, se non in qualche caso isolato...






Se il taglio delle star è quello più  in voga per quest'estate 2013, la realtà è ben diversa: un taglio di moda non equivale a un taglio portabile, e la maggior parte di noi donne, si sa, é restia a separarsi dalla propria chioma. Il rumore quasi impercettibile delle ciocche di capelli che cadono a terra e quello dello sforbiciare del parrucchiere, mentre siamo sedute davanti allo specchio di un salone di bellezza, è quanto di più doloroso una donna possa subire! :D
Ma c'è chi ha avuto il coraggio, e vi assicuro che, una volta abituatami al cambiamento, la praticità è unica!



Le leggende sono molte: non sta bene alle ricce, non sta bene a chi ha il viso rotondo o allungato e così via...ma vediamo di sfatare qualche mito.
NO AL CORTO SUI CAPELLI RICCI? sbagliato! Io sono riccia, sebbene in questa foto fossi appena uscita perfetta e piastrata dal parrucchiere, e vi assicuro che la comodità di un taglio così corto non l'avrei mai immaginata...prodotti utilizzati? Una crema ricci della Tigi "curlesque" (acquistata a Roma presso il salone Virò) : basta pochissimo prodotto per dare definizione al capello lasciandolo morbido e piacevole al tatto; piú prodotto si usa, piú il capello si indurisce.
Ovviamente un taglio asimmetrico come il mio trova la perfezione in modalitá liscia: spazzola e phon, minipiastra e lacca, e il gioco è fatto!


NO AL CORTO SU UN VISO ALLUNGATO? ancora una volta sbagliato! Un taglio spettinato e corto va a riempire la parte superiore del viso, magari accompagnato da un ciuffo laterale, andando dunque a compensare la parte inferiore del volto e rendendolo più armonico.

martedì 23 luglio 2013

Pomikaki bag...la moda, per tutte!

Le parole dell'estate per noi fashion addicted: Sole cuore amore?? MA NO! Abiti, scarpe e borse!
E proprio per quest'ultime, l'esigenza è alle stelle. Accontentarsi non è da noi, e le 'iconic bags' sono quelle che più di tutte desidereremmo avere nel nostro armadio...dalla 2.55 firmata Chanel alla Birkin di Hermès, fino alla Falabella di Stella Mc Cartney: bellissime, desideratissime ma, ahimè, lontanissime!
Sebbene infatti sia possibile solo per poche fare la follia di un così IMPORTANTE acquisto, averle tutte è pura utopia.
Ma qualcuno si è preoccupato di questo.
E' con l'obiettivo di rendere felici noi bag addicted, infatti, che nasce Pomikaki: un sogno che si avvera! Tutte le it bag più desiderate sono ormai a portata di mano e, soprattutto, di portafoglio. Non si tratta di imitazioni, ovviamente, ma di una simpatica riproduzione, stampata su cotone, delle borse più famose e bramate del mondo della moda.







Il nome del brand nasce dal nome del "kaki" che "nella simbologia legata ai fiori e al regno vegetale ha il significato particolare di “non credere alle apparenze” . Il suo nome greco è “DIOSPYROS KAKI” che significa “cibo degli Dei”." (Pomikaki officlal website)
L'effetto delle stampe riprodotte sulle borse, tutte realizzate a mano con materiali naturali ed ecologici, è infatti quello del 'vedo non vedo', di una doppia borsa che per essere capita deve essere osservata più di una volta, senza appunto fermarsi alle apparenze!
Il mio acquisto è stato decisamente al femminile, con una Chanel versione pink tutta da scoprire...









Bella, pratica, divertente..3 ingredienti imprescindibili per il successo. Inoltre leggera e spaziosa. Comoda la tasca interna, meno comodo il portacellulare in cui purtroppo, ahimé, i nostri smartphone faticano ad entrare :P ma perché non farne un pratico portatrucco?



Sul sito ufficiale è anche presente una sezione (Pomikaki Mia Personalizzabile ) in cui poter personalizzare il prodotto con le vostre iniziali, iniziativa presa ormai da moltissimi brand e di gran moda per rendere ancora più unica la nostra bag.
Insomma, la chiave per il successo, Pomikaki, l'ha trovata! La bella sensazione di indossare una delle borse che hanno fatto e continuano a fare la storia della moda, e la soddisfazione di non aver svuotato il portafogli, credo siano due ottimi motivi per cui vale la pena acquistare almeno una Pomikaki bag, grazie alle quali la moda torna alla portata di tutti. I prezzi, infatti, non superano i 150 euro :)
Un modo efficace per rendere quel mondo così lontano e talvolta classista e decisamente elitario più vicino ed accessibile...chiunque abbia questa passione ha diritto di veder realizzati i propri desideri. In tempi come questi, anche una borsa può giocare la sua parte...esagerazione?! Non so. Sentirsi appagati anche nelle piccole cose, siano esse un nuovo taglio di capelli, un nuovo paio di scarpe o, appunto, una nuova borsa, credo sia una conquista importante per molte. E so che molte mi capiranno. Lo shopping compulsivo è un termine che gli uomini e le amiche ciniche usano come scusa per non accompagnarci a fare spese o per pura critica...ma noi sappiamo che, dietro, c'è molto di più! ;)
Sperando di esservi stata utile, a questo punto, andate e, finalmente, acquistate la vostra Chanel! :D

lunedì 8 luglio 2013

I maxi trend: gonne lunghe, must have dell'estate!

Buongiorno a tutti!

In un clima decisamente più estivo, durante questa mattinata libera posso dedicarmi al mio blog, con pc, aria condizionata e succo d'ananas alla mano :)
E proprio per l'estate ormai giunta ho pensato a questo articolo...
Lo scorso weekend ho partecipato ad una mini crociera sulla costiera amalfitana, tra Positano, Amalfi, Sorrento e Capri, ed il must trovato in tutti i laboratori artigianali sartoriali, da me accuratamente perlustrati, è stato il 'lungo': maxi dresses e maxi skirts protagonisti di questa stagione, dalla haute couture alla moda artigianale, rigorosamente made in Italy.
Uno dei miei acquisti l'ha vista protagonista, in un leggero mix di lino, pizzo e tessuto elasticizzato, che la rende pratica e confortevole in vita. 
Un capo che unisce la maestria della sartoria tradizionale italiana alla moda più attuale; risultato? Un must have insostituibile, che rende prezioso l'outfit più pratico dell'estate...





 L'abbinamento risulta perfetto con una morbida casacca in stile positano :)





Altri acquisti della scorsa settimana hanno ruotato tutti attorno alle maxi skirts, da Kaos ad Happiness, fino a Calzedonia ed H&M.
Infiniti i materiali e le fantasie, infinite le possibilità di utilizzo: tutto dipende dall'abbinamento.

Dalla seta di Kaos
(Che potete acquistare, se siete di Roma, presso il negozio DEGLI UBERTI & CO al centro commerciale 'I Granai')




Fino al cotone di Happiness (acquistato sempre presso Degli Uberti & Co, vedi sopra), H&M e Calzedonia...



(Happiness)



(Calzedonia)


(H&M, t-shirt by Paola T.)


Se le fantasie ed i colori possono effettivamente lasciare perplessi di primo acchito, la maxi skirt è un elemento che deve essere analizzato e commentato nel complesso di un outfit, con i giusti accessori e, soprattutto, nella giusta occasione d'uso.
Indossare una gonna multicolor, durante una passeggiata al tramonto sul lungomare, con annesso happy hour sulla spiaggia, non è poi così 'strambo' come forse può apparire la sua colorazione e fantasia: appesa ad una gruccia di un negozio d'abbigliamento, certo, non aiuta a convincerci! Ma contestualizzarla è un'altra storia ;)


La gonna lunga non è mai stato tra i capi più gettonati, se non ora che la moda alta e 'bassa' la vede sempre più protagonista, soprattutto perché non adatta a tutti i tipi di fisico; come ogni capo d'abbigliamento, deve essere adatto a chi lo indossa.
Se siete piccoline e l'altezza non è il vostro forte, certo la gonna lunga è sconsigliabile: accorcia, infatti, notevolmente la figura. Se indossata a vita alta (che innalza il punto vita e slancia la figura) e con un sandalo dalla zeppa generosa, il discorso si fa però differente, ed anche le più minute possono permettersi di indossare una maxi skirt.

Le più alte e formose, e qui entra in gioco la sottoscritta, potrebbero invece scoprire nella gonna lunga una formidabile alleata: via l'aderenza del jeans ed il corto della mini, la maxi skirt scivola sulla figura evitando di mettere in evidenza rotondità poco piacevoli e risaltando il punto vita, abbinata ad un sandalo basso o, meglio ancora (ogni centimetro di tacco toglie una taglia ;) ) ad una zeppa ed un tacco..ancor più sensuale se con uno spacco o una trasparenza che lasci intravedere una gamba evidentemente più slanciata.

Se avete un fisico tipicamente a 'pera', ovvero dal busto piccolo e dai fianchi molto accentuati, il consiglio è quello di innalzare il punto vita, tramite una maxi gonna a vita alta, magari abbinata ad un cinturone.







Ecco quindi come, con qualche semplice accortezza, la gonna lunga può diventare un comodo capo d'abbigliamento da indossare durante le nostre calde estati, riscoprendone la comodità e, soprattutto, la freschezza.
Il gusto di indossare una gonna viene reso alla portata di tutte, anche di quelle più restie a scoprire le proprie gambe (soprattutto quando non ancora soggette a tintarella!), senza rinunciare alla femminilità e sensualità del capo femminile per eccellenza.


Alla prossima :)