venerdì 22 marzo 2013

I manichini imparano il gusto del cibo..senza esagerare!

Arrivano i manichini XXL: ideati dalla Svezia, i 'mannequins' di tutti i negozi hanno interrotto la loro secolare e ferrea dieta e si fanno rappresentanti di TUTTE le donne. Rotondità e morbidezze sono il nuovo must delle nostre vetrine.
Si proclama, a detta di molti, con quest'ultima ventata di novità, la fine dell'ideale 'skinny' e l'inizio di un'era 'pro curvy'.
Ma il fatto stesso di continuare ad usare questa terminologia mi lascia pensare...

L'autoghettizzazione delle forme che deriva dal continuo uso della parola 'curvy' per indicare la donna formosa parla chiaro: non si considera una donna 'normale', secondo dei canoni sociali prestabiliti e che ben conosciamo, ma qualcosa che esce dagli schemi (sebbene, in realtà, buona parte della popolazione femminile dichiari, secondo i dati Vogue, di non entrare in una 42/44).
Ad aumentare ancor più il rischio di non catalogare la donna definita 'curvy' tra le 'donne normali' sta anche il fatto di voler giustificare, attraverso questo neologismo, l'eccesso opposto all'ideale skinny: una donna in deciso sovrappeso e tutt'altro che in salute, rasente l'obesità. Sono sempre più le ragazze eccessivamente rotonde (parlo di donne con veri problemi fisici, e non di donne formose ma in salute) che si fanno promotrici dell'ideale curvy, pur mettendo in primo piano l'outfit 'pro curvy' e in ombra ciò che più dovrebbe preoccuparle: la salute.
Una mente, quella umana, che ama gli eccessi: dallo skinny, rasente l'anoressia, tipico degli anni 60 e poi degli anni 90, al curvy, rasente l'obesità.

Sarebbe interessante, un giorno, veder sfilare in passerella la salute e la normalità...niente più etichette curvy o skinny, ma, come suggerisce l'omonimo movimento di Katie Halchishick, semplicemente 'Healthy'...in salute :). E' così che si eliminerebbe il rischio di tante donne, non costituzionalmente magre, di violentarsi nel fisico e nell'anima per raggiungere un ideale skinny che non gli appartiene, e quello di tante ragazze più che magre di sentirsi etichettare come curvy per una taglia di seno in più. 

L'ideare questi nuovi manichini porterà sicuramente un po' di sicurezza e rappresentatività femminile in più, ma il concetto è un altro: imparare a piacersi per ciò che si è....e le etichette, lasciamole al supermercato ;)


(Marks & Spencer "For every woman you are")










mercoledì 6 marzo 2013

Una inattuale attualità per la P/E 2013

Marzo 2013...le temperature si fanno più miti, e anche se questo ci farebbe pensare ad un bello e caldo sole, ecco che mi ritrovo a scrivere questo post con la pioggia che batte inesorabile sui vetri della mia finestra, in una Roma che oggi sembra non voler dire addio all'inverno!

Ma nonostante ciò, sbirciare qua e là qualche nuova collezione fa sentire davvero profumo di primavera! :)

Dicono che la Moda sia spesso stupida, superficiale, un mondo lontano da troppi. Ma analizzando le nuove proposte degli stilisti per questa Primavera/Estate, mi sembra che la haute-couture sia tutt'altro estranea al mutamento sociale che sta avendo luogo in questo periodo (..periodo che, ahimè, sembra davvero non voler finire!).
E il ritorno in auge di motivi, stili e colori anni '60 parlano chiaro.
Tutto, nella cultura di quegli anni (la tv, la conquista della luna, e la 'beatlemania'..), dava potere e importanza ai giovani, portatori del rinnovamento sociale e culturale che il mondo stava vivendo: "comuni denominatori erano la gioventù e lo spirito di ribellione" (Hulanicki).
Quale miglior periodo a cui ispirarsi in un momento di transizione come quello che stiamo vivendo oggi? Un mondo in mano al 'vecchio' che DEVE essere rinnovato.

Centimetri in meno sulla gonna e colori più che sgargianti contrapposti all'intramontabile bianco e nero mescolati in fantasie geometriche proprie dell'Optical, linee svasate, tacchi che si abbassano di qualche centimetro e dicono addio al plateau, e l'accessorio che gioca il suo ruolo fondamentale, tra maxi-occhiali, cerchietti e foulard.
Il giallo scelto da Gucci parla chiaro: voglia di solarità, rinnovamento e gioventù. Ed ecco che tutto si traduce in décolleté degne di una rivoluzionaria anni '60 :)

(http://www.gucci.com/it/styles/321136BNC007212#)


Linee dritte e svasate per Liu Jo, che opta per un cappottino doppiopetto dal sapore vintage, come la cartella bicolor proposta nell'outfit. 
La nota di modernità è data dall'ormai onnipresente "fashion sock", di cui io, con ogni forza, abolirei l'utilizzo :P o si ama...o si odia!

(www.liujo.it)

Voglia, dunque, di rinnovamento, attraverso la tradizione.
Di quest'intento si fanno portavoce oggi più che mai Dolce & Gabbana.
Con la loro campagna per la P/E 2013 mescolano abilmente la tradizione italiana, fatta di sole, famiglia, colori e mare, all'innovazione che gli è propria.
Ed eccoci quindi catapultati in una Sicilia vecchia e nuova, tra fantasie tradizionali, fatte di fiori e carretti siciliani, e trasparenze, tra desiderio di rinnovamento ed attaccamento alle proprie radici.






Se tra i capelli tornano i classici, come il cerchietto, le fasce e il foulard, i colori si rinnovano: OUT per le tinte e le mèches, e via libera a shatush e sfumature: un tocco di modernità in più, per un look nature e 'sauvage', che è il nuovo trend per capelli e make up, dove all'intramontabile smoky eyes si contrappone un look bon ton fatto di toni pastello a effetto 'nude' abbinato a labbra colorate e decise.

(Belén e Kasia Smutniak)




Insomma una volontà, quella delle nuove collezioni e trend proposti per questa Primavera/Estate, che traduce alla perfezione quello stato d'animo che è proprio dell'epoca che stiamo vivendo e che, come gli anni Sessanta, già sappiamo, farà storia ;)


"La moda riflette i nostri tempi, il loro trend di stile, 
ma è anche lo specchio dei nostri sentimenti. 
L'occhio della moda è un occhio sensibile."
(Audrey Hepburn)



*Rorò*




martedì 5 marzo 2013

Una breve presentazione..

Salve a tutti.

Finalmente, il primo post di questo blog, dopo mesi di riflessione sulla sua apertura, sulla voglia di scrivere e condividere qualcosa col mondo del web, quella parte di web che sarà, si spera, interessata a leggere ciò che saprò proporre giorno per giorno.
Partiamo dallo 'scopo' di questo blog...la mia passione per la moda mi ha sempre spinto a voler scrivere di essa, ma l'eccessiva presenza di 'fashion blogger' sulla rete mi ha sempre bloccata e fatto soffermare a pensare "perché qualcuno dovrebbe leggere proprio quello che scrivo io?". 

Ma è una passione che coltivo da sempre, e voglio tentare.

Qui non si dettano le leggi della moda, non si pretende di rispondere al "Ma come ti vesti?", anche perché non se ne hanno né l'autorità né le capacità, ma ci si augura di poter condividere opinioni, dare qualche consiglio, parlare insieme della nuova collezione del nostro stilista preferito o della nuova linea make up dell'ultima stagione; e si parla, dunque, di Vita.

Partiamo, infatti, da ciò che per me significa MODA, allontanandoci dal pensiero comune secondo cui un'appassionata di moda sia solamente una compratrice compulsiva...e molti, lo so, lo pensano ;)

La prima cosa che riveste il nostro corpo, dopo la pelle, sono proprio gli abiti. E il primo amore di una donna, si sa, non è l'uomo della propria vita ma l'abito della nuova collezione che tanto vorrebbe acquistare :))
E' l'abito, inutile negarlo, che fa sì che una persona AMI il proprio corpo, si senta a proprio agio con esso (e chi non la pensa così, lo sfido ad andare in giro per le vie della città con un sacco di juta! ;) )
Insomma, non è proprio l'abito che fa il monaco, ma è piuttosto quello che riesce a farci sentire bene con noi stessi.
Quante volte, non sentendoci a nostro agio con (ad esempio) le calze che calano, il jeans che stringe, il monospalla che cade e pende (soprattutto, anzi, quasi esclusivamente noi donne) riusciamo a rovinarci una giornata e rimpiangiamo il momento in cui non abbiamo scelto qualcos'altro da indossare? :))


Quando non ci sentiamo a nostro agio con un indumento, non stiamo bene nemmeno con noi stessi. Tutti abbiamo nel guardaroba qualcosa che chiamiamo "la mia seconda pelle", perché con esso riusciamo a star bene, comodi, come se non indossassimo nulla.
E' pur vero che MODA, molto spesso, non è 'comodità'...ma qui parliamo della mia visione astratta di moda, di come io voglio interpretarla, di come io la vivo, e di come anche un paio di decolleté tacco 12 possano farmi sentire la donna più a proprio agio del mondo e far sì che io lo trasmetta agli altri :)

Ed è qui che entra in scena il mio pensiero sulla moda, che fa parte della vita stessa, che PARLA di Vita, di ciò che siamo...non è tramite ciò che indossa che una persona va giudicata o etichettata, come spesso fanno quelli che la moda la IGNORANO... ma è piuttosto attraverso ciò che indossa che, quella persona, riesce a far capire qualcosa di sé agli altri, o che esprime il proprio stato d'animo quotidiano: potremmo dire, un biglietto da visita attraverso l'abito.

Sarà una visione troppo filosofica, forse, per coloro che vedono la moda come una mera compulsione all'acquisto di scarpe, vestiti e di riviste di moda per non essere mai "out"; ma voglio continuare a spiegare la mia visione.
L'essere umano è fatto di una dualità inscindibile: corpo e anima; e se il corpo non sta bene, pure l'anima stenta ad andare avanti. Dopotutto, da dove nascono i disturbi alimentari?! Proprio da quel rapporto anima-corpo che si è andato a consumare e rovinare...e, nella maggior parte dei casi, questo deriva anche (ma, sottolineiamolo ed evidenziamolo, non solo!) dall'industria della moda e dal suo insano, sebbene ultimamente allontanato, modo di far sentire un corpo estraneo ad essa perché non facente parte dei suoi stereotipi, stereotipi per cui essa crea i propri abiti.
Questo è un argomento di cui certamente parleremo e che ora non voglio dilungarmi a trattare, ma che è utile a rendere la mia interpretazione di Moda più vicina e comprensibile anche a chi, quell'universo, lo veda lontano e negativo.

Ed arriviamo al titolo del mio blog...lo specchio magico.
Lo specchio magico che tutti conosciamo è quello della favola di Biancaneve...ed è proprio da lì che sono partita per dare un titolo al mio nascente blog. 
Per quanto detto finora, anche la moda, come tanti altri aspetti della nostra esistenza, interpreta la Vita. Indossare un abito e mettersi davanti allo specchio è certamente il gesto più comune e quotidiano che esista nella vita di ogni persona (in particolare, ammettiamolo, di ogni donna ;) ), e decidere COME vedersi in esso lo è ancor di più.
Lo specchio ha infatti la doppia possibilità di farci vedere per come VOGLIAMO apparire, per ciò che vogliamo trasmettere e far capire di noi, anche attraverso un semplice accessorio, un'acconciatura o uno smalto, e quella di riprodurre un semplice riflesso, quello tangibile, quello che non va oltre, quello che si ferma all'oggettività delle cose e non analizza cosa vi si nasconda dietro.
E' il secondo tipo di riflesso che voglio, con questo blog e con ciò che riuscirò a proporre, cancellare...insomma, dopotutto, se la strega cattiva avesse seguito il mio consiglio e continuato a vedersi e volersi far vedere come la più bella del reame non avrebbe fatto la fine che ha fatto :) l' egocentrica maledetta ha invece deciso di dannar l'animo di quella povera Biancaneve ed è finita male...se avesse continuato a vedersi bella e a far qualcosa di buono, forse potrebbe pure leggere questo blog! ;)

Insomma: Alice vedeva il Brucaliffo laddove gli altri sapevano vedere un semplice insetto, e il suo Paese delle Meraviglie è un qualcosa di talmente lontano e assurdo che molti lo considererebbero un'assurdità, sebbene sia più vicino di quel che pensiamo. Voler vedere oltre, filtrare la vita attraverso la Moda, attraverso ciò che indossiamo e che per primo riveste il nostro corpo, non è così difficile e assurdo come sembra...c'è qualcosa di più di semplice scarpe e vestiti nella mia visione di Moda, e questo ci tenevo a specificarlo, prima di iniziare questo nuovo percorso :)

Sperando di poter ancora e a lungo scrivere di tutto ciò finora spiegato, vi saluto al prossimo post :)

*Rorò*